XR e Intelligenza Artificiale: l'evoluzione del digital signage | Visionbox.it

Da CMS a ecosistema phygital: l’evoluzione del Digital Signage

Il Digital Signage sta vivendo un’evoluzione significativa. In passato era legato a sistemi CMS ( = Content Management System) che gestivano la distribuzione dei contenuti. Oggi, grazie all’Intelligenza Artificiale (AI) e alle tecnologie immersive che si sono sviluppate negli ultimi anni – riunite sotto l’acronimo XR ( = Extended Reality) – il Digital Signage si sta trasformando. In questo articolo vedremo come.

Negli ultimi due anni, il Digital Signage è andato incontro a una grande trasformazione. Ha smesso di essere una semplice riproduzione passiva di contenuti mostrati a schermo ed è diventato un ponte che unisce dati, AI e realtà immersiva. Un ecosistema integrato capace di unire:

  • Dati in tempo reale provenienti da sensori e sistemi aziendali.
  • Automazioni intelligenti per adattare i contenuti al contesto.
  • Esperienze immersive che creano un punto di contatto tra gli schermi e la realtà circostante.

I trend rilevati per il 2025 non fanno altro che confermare questa direzione, soprattutto dopo che l’intelligenza artificiale ha preso un posto importante nella quotidianità di ognuno di noi. I trend di cui stiamo parlando sono:

  • AI e machine learning per la personalizzazione.
  • AR/VR nel retail e negli eventi per aumentare l’engagement.
  • Integrazione phygital tra mondo fisico e digitale.

Dal CMS tradizionale al CMS smart

Questa evoluzione del Digital Signage ha preso il via anche da una potente sinergia con il mondo dell’AI che ha fatto sì che il ruolo e le funzionalità del CMS andassero incontro a un grande cambiamento. 

Non è più solamente un software utile a caricare video, immagini e testi, programmando la visualizzazione del palinsesto di contenuti. Ora ci troviamo davanti piattaforme che consentono la gestione di flussi di comunicazione complessi, in grado di adattare autonomamente i contenuti in base al pubblico rilevato o addirittura in base alle reazioni e agli interessi che l’utente manifesta in tempo reale davanti allo schermo.

Un’altra funzionalità che ha reso i CMS smart è la possibilità di definire in fase di progettazione dei trigger sulla base della quale devono essere mostrati determinate immagini o video. Un esempio? Se la temperatura supera i 30°, appare un contenuto su bevande fresche.

Infine, ha preso finalmente spazio anche una parte dedicata all’analisi dei dati e ai KPI di misurazione. Traffico in store, dwell time e conversioni non sono più un mistero e grazie al monitoraggio dei KPI è possibile misurare click, interazioni touch e persino dati di vendita integrati, migliorando consapevolmente le strategie di marketing.

Insomma, non si tratta più solo di settare un gestore di playlist ma di imparare a gestire un vero e proprio motore decisionale che ottimizza la comunicazione in tempo reale.

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale

La vera protagonista di questa evoluzione è stata l’AI. Le tecniche come machine learning, analisi predittiva e computer vision hanno potenzialità che garantiscono risultati difficilmente raggiungibili con azioni manuali, per quanto possano essere fatte con attenzione e precisione. Qui di seguito trovi un breve riassunto di tutte le azioni che l’IA può svolgere per noi semplificando il lavoro, garantendo maggior precisione di calcolo e quindi risultati più attendibili.

  • Personalizzare i contenuti: adattarli a dati demografici, comportamentali o ambientali.
  • Prevedere bisogni e preferenze: l’analisi predittiva consente di mostrare il contenuto giusto al momento giusto.
  • Ottimizzare le campagne: gli algoritmi aggiornano automaticamente le playlist in base a performance e obiettivi.

L’AI trasforma così la comunicazione da “broadcast” a dialogo personalizzato con il pubblico riducendo i costi operativi: meno interventi manuali, più automazione e maggior efficienza.

XR e ambienti immersivi

C’è un altro ramo della comunicazione immersiva che ha beneficiato dell’integrazione del Digital Signage con l’AI e che gli ha permesso di avere applicazioni sempre più diffuse. Stiamo parlando dell’XR (= Extended Reality).

A cosa ci riferiamo quando parliamo di XR? Sono tutte quelle tecnologie dove l’AI arricchisce il mondo reale di elementi virtuali che permettono alla persona di vivere un’esperienza digitale immersiva.

Le principali tecnologie XR sono:

  • AR (Augmented Reality): contenuti digitali sovrapposti al mondo reale, come specchi intelligenti nei negozi o totem che arricchiscono la visita museale.
  • VR (Virtual Reality): showroom virtuali ed esperienze di brand che permettono agli utenti di immergersi in un ambiente interattivo.
  • MR (Mixed Reality): spazi phygital che combinano elementi fisici e digitali, ad esempio eventi corporate con schermi interattivi e visori integrati.
  • Wayfinding interattivo: mappe AR in aeroporti o campus universitari.

In questo modo, la comunicazione non è più un contenuto passivo ma diventa un’esperienza attiva e multi sensoriale, che coinvolgendo tutti i sensi del visitatore, diventerà memorabile e aumenterà il valore percepito del brand.

Benefici per le aziende B2B

I benefici di questa evoluzione sono evidenti per quanto riguarda il settore del retail B2C che può offrire ai suoi clienti un nuovo livello di customer experience personalizzata. Altri settori che hanno riscontrato grandi benefici da questa evoluzione sono:

  • Automotive e real estate con l’implementazione di showroom VR/AR.
  • Turismo e musei con percorsi interattivi e realtà aumentata.
  • Corporate ed eventi attraverso la progettazione di ambienti phygital per presentazioni e momenti di networking.

A uno sguardo più analitico e attento, però, vediamo che i vantaggi di questo progresso toccano direttamente anche gli ambienti B2B offrendo loro una serie di vantaggi che non possono lasciare le aziende indifferenti. Quali? 

  1. Decisioni data-driven: la raccolta di dati demografici dell’utente, di come la persona interagisce con lo schermo e con la tecnologia XR è una preziosissima fonte utile a migliorare le strategie di marketing in maniera mirata e consapevole.
  2. Nuovi modelli di business: esperienze immersive realizzate ad hoc per clienti e fornitori possono essere vendute come servizio aggiuntivo per aiutare chi rivende il nostro prodotto o servizio a portare l’utente finale verso la conversione.
  3. Competitività: questa forma di comunicazione immersiva e coinvolgente basata su AI e XR viene immediatamente identificata come futuristica e all’avanguardia. Queste caratteristiche si riflettono sul brand che le utilizza e che quindi si posiziona come innovatore e differenziato.

È chiaro quindi che il Digital Signage B2B non è solo un canale di comunicazione, ma un asset strategico per marketing e innovazione.

Il futuro è un ecosistema phygital

Il Digital Signage è andato ben oltre la visualizzazione dei contenuti su un monitor o un totem multimediale. Negli anni è diventato un ecosistema phygital che unisce la gestione cloud dei contenuti con l’Intelligenza Artificiale e le tecnologie XR.

I contenuti sono diventati smart, dinamici, che si adattano non solo al contesto ma anche alle caratteristiche demografiche della persona che sta davanti allo schermo e al suo umore. È diventato possibile creare dei trigger per cui foto, video ed experience si modificano in tempo reale solo in presenza di determinate condizioni.

Inoltre, l’XR ha fatto sì che le experience create con il Digital Signage si espandessero anche nel mondo reale e fisico attraverso la realtà aumentata e virtuale.

Le performance di questo ecosistema phygital sono diventate misurabili, con dati, informazioni e numeri rilevate con precisione statistica. Valutazioni e decisioni non sono più guidate dall’intuito ma sono data-driven, massimizzando il ROI delle campagne create con queste tecnologie.

Guardando al futuro, la direzione è chiara: la comunicazione digitale diventerà sempre più personalizzata, sostenibile e misurabile, capace di integrare mondo fisico e digitale in modo fluido.

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