La sostenibilità del Digital Signage
Nel 2024 ha ancora senso utilizzare la comunicazione cartacea? Anche se la domanda giusta in realtà è: ce lo possiamo ancora permettere? Data l’attuale situazione climatica, la risposta è no. 1 tonnellata di carta ci costa 15 alberi, 270 kg di inquinamento e 26 mila litri di acqua. È tempo che le aziende inizio a muoversi in direzione di una digitalizzazione completa della comunicazione interna ed esterna. Ma il Digital Signage è davvero sostenibile? Leggi l’articolo per saperne di più.
Digital Signage: la sostenibilità è reale?
Il 26% dei rifiuti totali nelle discariche è costituito da carta. Questo ci fa capire quanto l’advertising tradizionale contribuisca in maniera significativa alla produzione di scarti e rifiuti.
Il Digital Signage in questo quadro generale non si pone certamente come la soluzione a tutti i problemi climatici ma garantisce a lungo termine un impatto ambientale ridotto rispetto alla stampa di tonnellate di carta e quindi possiamo dire che rientra nelle alternative eco-friendly per gestire la comunicazione, specie se su larga scala.
In questo articolo vedremo 5 ragioni per monitor e totem sono più sostenibili di volantini e flyer:
- Efficienza energetica
- Riduzione dei costi di aggiornamento
- Longevità
- Gestione remota
- Accensione e spegnimento intelligente
- Riciclabile
Efficienza energetica
La maggior parte dei monitor professionali oggi è progettata per consumare il minimo indispensabile. Quasi tutti i modelli prevedono una modalità stand-by a bassissimo consumo e sono dotati della regolazione automatica della luminosità in base alla luce ambientale della stanza. In questo modo è possibile sfruttare al massimo l’energia, riducendo i costi di esercizio e alleggerendo l’impatto ambientale. Inoltre, alcuni produttori impiegano processi di produzione ecocompatibili, riducendo gli sprechi e promuovendo l’efficienza nell’uso delle risorse.
Riduzione dei costi di aggiornamento
Come abbiamo già accennato nei paragrafi precedenti, il Digital Signage evita tutte quelle spese legate alla distribuzione dei materiali cartacei.
Immagina per esempio di aver appena lanciato una nuova campagna marketing ma dopo pochi giorni la priorità la deve avere un’offerta lampo di pochi giorni. Aggiornare una comunicazione statica richiede di sostenere nuovi costi in:
- progettazione: la vecchia grafica e i vecchi testi non vanno più bene, bisognerà chiedere a graphic designer e copywriter di ripensare tutto da capo nel giro di poco tempo.
- stampa: bisognerà ristampare nuovamente tutto il materiale aggiornato mente quello esistente probabilmente verrà destinato alla discarica.
- ripetizione: questo processo verrà ripetuto ogni volta che si verifica una situazione simile con conseguente spreco di nuovi materiali ogni volta.
Sfruttando monitor e totem multimediali per comunicazione in azienda e nei punti vendita, invece, l’aggiornamento dei contenuti avviene in maniera centralizzata da un unico pannello di controllo e con pochi click. Questo permette di aggiornare rapidamente la comunicazione a monitor anche con informazioni e offerte last-minute oltre che di correggere eventuali errori in tempo zero. Tutto senza un imponente spreco di tempo e risorse e di conseguenza con un minor impatto ambientale.
Longevità
I poster, i cartelli e i volantini, esposti alle intemperie e alla luce solare, tendono a sbiadire e deteriorarsi rapidamente. Le sostituzioni sono frequenti e necessarie. Questo processo oltre a comportare costi aggiuntivi, genera anche una notevole quantità di rifiuti difficili da smaltire.
Al contrario, i monitor e i totem Digital Signage sono progettati per resistere nel tempo. In particolare quelli da esterno sono in grado di resistere alle sfide dell’ambiente esterno, come pioggia, vento e luce del sole, garantendo una maggiore durabilità. Questa longevità si traduce in un basso numero di sostituzioni e di conseguenza in una riduzione significativa degli sprechi. Inoltre, se il monitor o il totem multimediale è stato scelto con criterio ed è adatto al contesto in cui viene installato, richiede una bassa manutenzione (una volta ogni 6 mesi per quelli da esterno), permettendo così di risparmiare tempo e risorse operative nel lungo periodo. Una soluzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale.
Gestione remota
Uno dei vantaggi del Digital Signage che lo rende anche una tecnologia a basso impatto ambientale è la gestione remota. Tutti i contenuti, immagini, testi o video, posso essere aggiornati direttamente da un unico pannello di controllo e la modifica viene apportata simultaneamente su tutte le postazioni. Non c’è bisogno di recarsi fisicamente sul posto come invece richiedono manifesti e cartelloni cartacei. Questo si traduce in un minor numero di veicoli in circolazione, minori emissioni e quindi un’aria più pulita. Chiaramente questo risultato è possibile solo se più aziende decidono di optare per una trasformazione digitale della comunicazione.
Accensione e spegnimento intelligente
Tenere uno schermo acceso 24/7 non è mai necessario. Consuma più di quanto serve e non porta alcun beneficio a vendite e comunicazione con i clienti. Come fare se però c’è bisogno che lo schermo si avvii prima dell’orario di apertura? Tutti i monitor professionali per Digital Signage sono dotati di un sistema che permette di programmare l’accensione e lo spegnimento in automatico. In questo modo si usa meno elettricità e si riduce l’impronta di carbonio. In più, ovviamente, ridotti consumi energetici si riflettono anche sulla bolletta dell’azienda.
Riciclabile
Monitor e totem multimediali chiaramente non sono eterni. Anche loro prima o poi vanno incontro a obsolescenza. Ma allora cosa cambia dalla carta? Anzitutto, il ciclo di vita di uno schermo è decisamente più lunga di un manifesto (anni vs una settimana) e poi in secondo luogo lo smaltimento. Tutti materiali per la comunicazione “tradizionale” alla fine della loro vita spesso vengono destinati alla discarica. A causa di colle, inchiostri particolari e componenti chimici difficilmente la carta utilizzata può essere recuperata e spesso va a finire in discarica. Monitor e totem multimediali invece, essendo costruiti in acrilico e policarbonato, vengono sottoposto a un processo di riciclo che li recupera chimicamente e li scompone nei loro componenti originali in modo sicuro ed ecologico. Così facendo questi dispositivi trovano nuova vita in mobili, sottobicchieri o persino tubi e riducono la necessità di attingere a risorse vergini che oramai scarseggiano.
Vale la pena investire nella sostenibilità del Digital Signage?
La sostenibilità è un tema centrale di questi anni. Di conseguenza un’azienda che dimostra di essere attenta in questo senso riesce ad avere un maggiore appeal sul suo pubblico.
Questo non significa che digitalizzare la comunicazione è sufficiente ad auto eleggersi azienda sostenibile. Anzi, bisogna stare attenti a non farla diventare una mera attività di greenwashing. Quello che funziona è accompagnare il passaggio a una comunicazione digitale con altre azioni (piccole o grandi che siano) che riducano effettivamente l’impatto ambientale dell’azienda.
In primo luogo, perché è un obbligo morale che abbiamo nei confronti del pianeta.
In secondo luogo, perché delle buone pratiche per l’efficientamento energetico oltre a ridurre l’impatto delle industrie sul clima, le aiuterebbe a risparmiare fino a 400 miliardi di dollari entro il 2030. Tra queste best practices troviamo ovviamente il passaggio dal cartaceo al Digital Signage che contribuisce a una maggiore sostenibilità aziendale. In che modo?
- Eliminando i costi di stampa e smaltimento della comunicazione tradizionale.
- Riducendo i costi dei consumi elettrici attraverso l’utilizzo di schermi dotati di autoregolazione della luminosità, accensione e spegnimento programmabili e una classe energetica alta.
- Minimizzando i costi legati agli spostamenti del personale per aggiornare la comunicazione grazie a una gestione centralizzata da un unico pannello di controllo.
Se hai letto fin qui, avrai capito che passare al Digital Signage, nonostante richieda un investimento iniziale più importante di quanto non facciano i materiali cartacei, nel lungo periodo comporta innumerevoli vantaggi che toccano tutte le dimensioni dell’azienda.
Dal punto di vista economico, si riducono i costi di gestione della comunicazione. A livello operativo, molti processi (ad esempio aggiornamento e distribuzione) vengono snelliti e resi più efficenti.Il brand acquisisce un maggior appeal nei confronti di clienti e potenziali clienti perché viene percepito come attento alle tematiche ambientali e quindi vicino al sentire delle persone che sentono così di “avere qualcosa in comune” con l’azienda in questione.Infine, a livello ambientale, è un gesto concreto per muoversi verso una maggiore sostenibilità.